Storia di un paese e dei loro abitanti. Storia di una popolazione che nasce, cresce e lotta per un'isola, l'Islanda, nel quale ogni persona si riconosce, nel quale ogni persona crede. Ogni essere vivente, come ogni oggetto, è esso stesso, Islanda.
Cammino sui bordi del grigio
perdo confini, trovo rifugi.
Scopro certezze nei mesi sul muro
e domande tra il cielo ed il vetro.
Guardare, guardarmi.
Sento il peso, e il pensiero e il vapore
nel gioco sottile e truccato tra luce e sudore.
Sono qui.
Restare.
Salpare.
Cammino.
Lascio che sia il vento a decidere
che si aprano finestre su altri bagliori.
Sospeso e terreno,
eterno viandante,
contorno bianco, pensiero carminio
sfido e abbraccio
nel ghiaccio
nel fuoco.
Cammino.
Ritorno.
Non perdo, riscopro;
inizio nel legno, nel verde,
confondo nel giorno i miei tratti,
attesa o rincorsa
andare o chiamare.
Scambiare lontano e infinito nei volti, tra i muri, nei suoni,
profili e cortecce, sussulti e certezze.
Illumino e spengo.
Aspetto.
Ritorno.
Cammino.